Un pensiero o una fantasia divengono
creativi quando assumono la consistenza di un oggetto, di una forma o di un
costrutto. Il processo creativo, si può così riassumere in quattro fasi. La
prima è la preparazione, che riguarda la percezione del problema o della situazione
che si intende analizzare. Questa fase è molto importante infatti è bene
ricordare che “la risposta è una conseguenza della domanda”.
La seconda fase prevede l’applicazione
di una tecnica, basata, per esempio, sull’associazione di idee. Questa fase,
inoltre, è collegata a un periodo di sedimentazione, dove è necessario
allontanarsi dalla ricerca e lasciare che la mente produca collegamenti in modo
inconsapevole.
La terza fase consiste nel riprendere il
tutto in un nuovo momento di una scoperta, dove è possibile trovare
una soluzione che soddisfi.
La quarta fase, invece, riguarda la
possibilità di attuare l’idea.
È bene,
allora, concedere spazio nell’azienda e nel gruppo di lavoro ad atteggiamenti
aperti verso l’ambiente, cercando anche di sviluppate la tendenza a lasciarvi
attirare da ciò che è sconosciuto. È possibile, per esempio, organizzare
momenti di creatività, dove vengano affrontati problemi e situazione definite,
la cui durata non dovrebbe superare le due ore, con un conduttore capace di
stimolare i presenti che dovrebbero essere al massimo una decina. L’aspetto
fondamentale è l’assenza di qualsiasi giudizio, unico elemento che non può essere
presente in un incontro creativo.
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