Può
capitare che, anche se siamo formatori esperti, ci chiedano particolari tipologie
di corsi che ci possono mandare in uno stato di ansia. Nel mio caso, mi posso
sentire particolarmente in ansia se, per esempio, mi chiedono un corso dove i
presenti sono personaggi con ruoli molto importanti oppure un meeting in cui si
ha a disposizione poco tempo, tante persone e alti obiettivi.
Allora
potremmo "entrare in ansia" e questo può essere utile, ma potremmo anche sentire
un’ansia più legata al nostro desiderio di avere successo, che non una sensazione collegata al compito specifico
e alle persone che dovremo incontrare.
Se
siamo “presi da noi” il rischio potrebbe essere una performance fantastica, ma di
poca attenzione e basso coinvolgimento
verso le persone. Dunque impariamo a porci domande sul tipo di ansia che ci
avvolge per capire in che direzione si sviluppa e come utilizzarla. Coerenza è per me una parola
chiave per il formatore.
Potrebbe
anche capitare di non sentire ansia per nulla: anche questo potrebbe essere
pericoloso, perché potrebbe riguardare una sopravvalutazione delle nostre
capacità, così che, in questo caso, il rischio è procedere in direzioni di superficialità
e dimenticare le persone.