martedì 29 ottobre 2013

International Association for Neuro-Linguistic Programming


Sono iscritta all’associazione internazionale di Programmazione Neuro-Linguistica, dove compaio nell’elenco tra i coach italiani.


IANLP International Association for Neuro-Linguistic Programming
Neubruchstrasse 98, CH-8406 Winterthur, Switzerland.

martedì 22 ottobre 2013

Seminario Creatività e Problem solving a Milano

A Milano il 22-23-24 novembre 2013 presso la sede dell'istituto Pnl meta terrò il seminario Creativitàe Problem solving.

Se volete leggere qualcosa circa la creatività come possibilità di apertura mentale e capacità per risolvere i problemi seguite questo link che raccoglie alcuni post già pubblicati sull'argomento.

Per informazioni ed iscrizioni telefono: 02/89403337 – 02/89400581 oppure e-mail a info@pnlmeta.it
 

venerdì 18 ottobre 2013

Problem solving

Risolvere problemi è un’attività che gli esseri umani sono abituati a svolgere in tante occasioni e momenti diversi della propria vita. Ma ogni individuo utilizza uno stile diverso e personale. Spesso le persone cercano le possibili soluzioni con molta velocità lasciandosi distrarre da ansia ed emotività. Invece ponendo alla base del problem solving un ragionamento logico, appare evidente come le soluzioni più adatte derivino da come è affrontato il problema stesso. Così il primo passo è l’analisi del problema e la capacità di osservarlo da più punti di vista.



Sarebbe meglio effettuare questa ridefinizione del problema per iscritto in modo da rendere chiaro e limpido il pensiero ed evitare il rischio di aumentare la confusione.
Per esempio un modo per cambiare punto di vista è quello di chiedersi come vedrebbe quel problema nostro nonno oppure un marziano, ovvero trasformarlo utilizzando una logica per assurdo.
Usare tutte le abilità a disposizione in modo equilibrato e coerente, sia la logica sia la creatività, può essere un ottimo metodo per affrontare al meglio i problemi e le loro possibili soluzioni.

venerdì 4 ottobre 2013

Capire l’ansia e i suoi rischi

Può capitare che, anche se siamo formatori esperti, ci chiedano particolari tipologie di corsi che ci possono mandare in uno stato di ansia. Nel mio caso, mi posso sentire particolarmente in ansia se, per esempio, mi chiedono un corso dove i presenti sono personaggi con ruoli molto importanti oppure un meeting in cui si ha a disposizione poco tempo, tante persone e alti obiettivi.


Allora potremmo "entrare in ansia" e questo può essere utile, ma potremmo anche sentire un’ansia più legata al nostro desiderio di avere successo, che non una sensazione collegata al compito specifico e alle persone che dovremo incontrare.
Se siamo “presi da noi” il rischio potrebbe essere una performance fantastica, ma di poca attenzione e basso coinvolgimento verso le persone. Dunque impariamo a porci domande sul tipo di ansia che ci avvolge per capire in che direzione si sviluppa e come utilizzarla. Coerenza è per me una parola chiave per il formatore.
Potrebbe anche capitare di non sentire ansia per nulla: anche questo potrebbe essere pericoloso, perché potrebbe riguardare una sopravvalutazione delle nostre capacità, così che, in questo caso, il rischio è procedere in direzioni di superficialità e dimenticare le persone.
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