lunedì 30 gennaio 2012

mercoledì 25 gennaio 2012

Lasciarsi vivere dal ridere: l'umorismo è una questione seria.

Lasciarsi vivere dal ridere: l'umorismo è una questione seria.
E’ il corso sull’umorismo che terrò il 23/24/25 marzo a Milano.

Questo seminario è una opportunità di "giocare" con gli altri e, attraverso esercitazioni in piccoli gruppi, far emergere i modi concreti per comprendere e superare le emozioni e i momenti difficili che possono bloccare le relazioni con gli altri.

Per dettagli ed informazioni contattare Pnl meta Milano (tel. 02 89400581)
Vi aspetto!


martedì 24 gennaio 2012

La preparazione del formatore

Vorrei dire ancora qualcosa per quanto riguarda la preparazione del formatore. Le domande che ci si deve porre durante la fase preparatoria sono molte, ma, secondo me, le più importanti sono: “Perché farò questo corso?” e “Cosa voglio ottenere per me stesso?”. Per quanto concerne i partecipanti, invece è fondamentale chiedersi: “Quali capacità dovrò utilizzare?”, ma anche “Quali convinzioni ed emozioni potrebbero bloccarmi?”.
Per rispondere con sincerità a tali questioni occorre conoscersi a fondo. Essere consapevoli delle proprie luci, ma anche delle ombre del proprio stile di formazione.
Quando avete risposto provate a sedervi comodamente, chiudete gli occhi e ponetevi idealmente di fronte ai vostri partecipanti. Chiedetevi cosa farete, quali convinzioni vi spingono ad avere quei comportamenti, cosa è davvero importante per voi in quella situazione ed infine chi siete voi che possedete quelle convinzioni. Dovrebbe arrivare alla vostra mente una metafora, per esempio un faro che illumina, una bussola etc. Guardate i partecipanti che avete allucinato e sorridete. Con questa pienezza aprite gli occhi. Se in questo percorso trovate dei blocchi fermatevi e chiedetevi cosa non è ancora coerente in voi.



Queste fantasie guidate sono molto utili ed efficaci. Io le utilizzo da anni per affrontare varie situazioni sia personali che professionali. Voi le utilizzate? Avete consigli da condividere?

venerdì 13 gennaio 2012

Parentesi ludica 2

Finiamo i miei racconti circa le avventure in tassì con una barzelletta.

Il passeggero a bordo di un taxi richiama il conducente toccandogli la spalla.
Questi lancia un urlo atroce, perde il controllo della vettura, manca di poco un pullman, sbatte contro un marciapiede e si ferma a pochi centimetri da una vetrina.
Dopo un paio di secondi di silenzio il passeggero si scusa con imbarazzo: “Mi spiace, non immaginavo che si sarebbe spaventato così semplicemente toccandole una spalla…”
Il tassista replica: “No, sono io che mi devo scusare, vede oggi è il mio primo giorno di lavoro come tassista, negli ultimi 25 anni ho guidato un carro funebre”
Io l’ho trovata molto divertente, anche se un po’ macabra. Voi?
Buon fine settimana a tutti!

martedì 3 gennaio 2012

Tassì a Palermo

Ancora un’esperienza divertente e formativa con i tassì. Vi ho già raccontato di alcune situazioni significative che ho vissuto a Milano, Bologna e Napoli. E mi sono lasciata andare anche con una barzelletta: vi ha fatto ridere? Oggi mi è tornata in mente una corsa a Palermo, dove ebbi l’esperienza più straordinaria.

Ero giovane, non solo dentro, ma anche d’età. Arrivai all’aeroporto di Punta Raisi verso le 22. All’uscita trovai il tassista inviato dall’azienda con il mio nome scritto a caratteri cubitali su di un cartello. Salita a bordo facemmo due chiacchiere e gli raccontai non solo che era la prima volta che visitavo Palermo, ma soprattutto che sarei ripartita il giorno successivo appena terminato il corso. A quel punto il tassista spense il tassametro e mi fece fare il giro notturno della città, narrandomi da perfetto cicerone notizie storiche e architettoniche di ogni luogo che attraversavamo. Poi mi accompagnò in albergo, entrò e si assicurò che tutto fosse a posto. Solo quando fu certo che fossi “sana e salva” mi salutò.

È uno dei ricordi più preziosi che ho conservato dei miei viaggi. I siciliani hanno il cuore grande!

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