venerdì 30 luglio 2010

Anche se ad agosto lavoreremo, mandiamo il blog in una meritata pausa di riflessione.

Buone ferie a tutti/e!!!!!
Spero ci rivedremo a settembre...
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lunedì 26 luglio 2010

Consigli di lettura

Ciao ragazzi!

Ad agosto il blog chiude, eccomi quindi con dei consigli di lettura.
Intanto un classico per ogni formatore, ovvero:

Massimo Bruscaglioni, La gestione dei processi nella formazione degli adulti, Edizione Franco Angeli.


Il secondo libro che vi consiglio rappresenta un buon testo di base per progettare e condurre un gruppo di formazione, si tratta di:

Consuelo Casula, I porcospini di Schopenhauer, Edizione Franco Angeli

Li conoscete già? Vi sono piaciuti? In caso contrario mi farete sapere a settembre cosa ne pensate!
Ciao

lunedì 12 luglio 2010

ONESTA’ INTELLETTUALE

Ho già scritto qualcosa circa la situazione odierna della formazione, soprattutto rispetto ai problemi legati sia alla crisi sia ai cambiamenti del mondo del lavoro in generale. Cosa vuole la formazione oggi? E’ finito il “Paese di Bengodi” dove qualsiasi cosa, a volte con promesse miracolistiche, veniva venduta e accettata dalle aziende.

La formazione è una componente possibile, non miracolistica, verso il cambiamento, e ormai sappiamo bene quanto sia legata alla congruenza con il vertice aziendale e connessa al tempo, spazio e importanza che le sono attributi dall’azienda stessa.

Innanzitutto l’obbiettivo deve esser realistico.

Spesso le aziende chiedono per esempio: “Deve cambiare la testa di tutte le persone!”. Bisogna discuterne a fondo incontrandosi con il vertice aziendale per chiarire e definire gli obbiettivi realistici che il percorso di formazione può ottenere. Questi obbiettivi sono indissolubilmente connessi ai tempi della formazione. Se chiedono per esempio che le persone imparino a comunicare meglio tra loro in 2 giorni di corso di formazione, occorre chiarire che si semineranno alcune possibili nuove idee, non certo assicurare e promettere un cambiamento radicale di comportamento nell’azienda.

Per il formatore inoltre è importante capire se ciò che l’azienda chiede alla formazione è congruente con ciò che accade nell’azienda. Per esempio la richiesta dell’azienda può essere: “Devono imparare a lavorare in gruppo!”. Ma se in realtà nell’azienda non si usa il lavoro di gruppo, la situazione può diventare sconfortante per i partecipanti al corso e inutile dal punto di vista aziendale, sia in termini di tempo che economici.

Questa chiarezza riguarda l’onestà intellettuale del formatore.

Voi come vi muovete in tal senso?
   

lunedì 5 luglio 2010

Semplice riflessione sull'autostima

Per concludere i nostri discorsi sull'autostima, ecco una semplice riflessione:

"Le persone che hanno più bisogno di approvazione ottengono di meno e le persone che hanno meno bisogno di approvazione ottengono di più."

Wayne W. Dyer

Siete d'accordo?
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