AGGIORNAMENTO - Purtroppo il seminario è stato annullato
Dalle h14,00
di venerdì 09 ottobre alle h17,00 di domenica 11 ottobre 2015 a Milano terrò il seminario, organizzato
da PNL meta, sulla Gestione creativa dei conflitti.
La soluzione del conflitto è un fiore
che spesso deve sbocciare su un terreno di frustrazione e rabbia. La gestione
creativa dei conflitti nasce dalla capacità di ascolto delle proprie reazioni
emotive per capire da quali convinzioni arrivino. Diventando emotivamente
consapevoli sarà possibile mettere l’altro protagonista della relazione per
entrare nel mondo della creatività intesa come possibilità di uscire dai propri
schemi per abbracciare nuove opportunità e giungere alla gestione creativa dei
conflitti.
Se desiderate partecipare troverete la
scheda d’iscrizione cliccando qui
Per
qualsiasi informazione potete contattare PNL meta:
E-mail: info@iipnl.it
/ info@pnlmeta.it
Tel. 051.334.805 - Fax 051.582.207
martedì 29 settembre 2015
venerdì 25 settembre 2015
Scelte
“Ci sono due scelte fondamentali nella vita:
accettare le cose come sono o accettare la responsabilità di cambiarle.” Denis Waitley
mercoledì 16 settembre 2015
Lasciarsi vivere dal ridere: ottobre 2015
Il corso sull’umorismo si terrà a Milano dalle h14 di venerdì 2 ottobre alle h 16 di domenica 4 ottobre. Il costo, per l’intero corso è di 220€+iva.
L’obiettivo del corso è imparare a gestire meglio la relazione con sé e con gli altri e allenarsi a trovare l'umorismo dentro se stessi e utilizzarlo come via per il benessere.
Premessa
L’umorismo è una capacità dell’intelligenza, è la nuova possibilità di creare leggerezza dentro di sé e con gli altri. Possiamo ottenere molto da situazioni che appaiono complicate, innescando un circolo virtuoso di “simpatia” grazie alla capacità umoristica.
L’umorismo è un gioco a due, una relazione che si stempra nel sorriso, il superamento dei conflitti in un alleggerimento delle tensioni. Presuppone la capacità di creare di un clima disteso. Possedere il senso dell’umorismo significa padroneggiare una forma creativa che convoglia l’energia provocata dal buon umore verso una direzione costruttiva.
L’umorismo stimola la temperanza, come scrisse Umberto Eco: “Il riso uccide la paura”.
Il percorso formativo
Il percorso formativo parte dal partecipante, attraverso l’introspezione intesa come capacità di porsi domande “difficili” su di sé, per arrivare a quella “self confidence” che permetterà alle persone di trovare un nuovo equilibrio. L’umorismo in questa ottica esprime la libertà di una persona capace di viaggiare attraverso le situazioni, anche dolorose della vita, e coglierne risvolti insoliti, buffi, reinterpretando le esperienze.
Praticare l’umorismo vuol dire, quindi, conquistare fiducia nella propria e nell’altrui creatività, infatti l’umorismo nasce come produzione di una mente creativa e ne mantiene le stesse caratteristiche.
Svilupperemo la capacità di attuare visioni da altri punti di vista utilizzando le stesse caratteristiche di un percorso creativo. Ci alleneremo a produrre battute, giochi di parole nuove e comprensibili.
Metodologia
La metodologia è attiva, basata su esperienze dirette, lavori in sottogruppi e riflessioni teoriche.
Ci sono ancora posti disponibili e la possibilità di sconti per chi vive lontano da Milano. Per tutti partecipanti ci sarà una SOPRESA!
venerdì 11 settembre 2015
venerdì 4 settembre 2015
Riflessione sul parlare in pubblico
Ben
tornati! Per la riapertura del blog ho scelto di proporvi una riflessione che introduce le tematiche circa la relazione con l'altro e l'ascolto, temi che cercherò di approfondire attraverso i post successivi.
Spesso
nel presentare il progetto formativo del corso “Parlare in pubblico” preferisco utilizzare il titolo “Parlare a un pubblico” oppure “Parlare con un pubblico. Le differenti
preposizioni mettono in risalto diversità di approccio sostanziali.
Parlare
in pubblico significa che, colui che comunica, esprime, in primo luogo, se stesso, cerca di dimostrare ciò che conosce, tentando di
raccogliere entusiasmi e applausi, quindi, in questo caso, il pubblico è lo strumento per una
dimostrazione personale. Parlare
ad un pubblico, invece, inizia in qualche modo a considerare anche gli ascoltatori e i loro possibili bisogni. Parlare con un pubblico aggiunge una relazione tra
chi argomenta e coloro che ascoltano.
Il mio consiglio, quindi, è, già durante la fase di preparazione, di cercare di porsi domande importanti circa il pubblico e gli ascoltatori, ovvero chi sono, cosa cercano, quali leve è bene usare per ottenere attenzione e come rispondere alle domande implicite.
Ecco
come, una piccola preposizione, può aiutare a cambiare la prospettiva con cui strutturare e
attuare un intervento, in modo da cercare di soddisfare non la nostra vanità,
ma la loro curiosità.
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