giovedì 30 giugno 2011

martedì 21 giugno 2011

La mia ansia parte I

Dovete sapere che sono una persona abbastanza ansiosa:
sono il tipo che arriva in stazione almeno 30 minuti prima della partenza del treno, la sera prima di un corso preparo tutto il materiale,verifico nella borsa biglietti del treno, carte di credito,documenti, soldi, la cartina stradale della città dove mi sto recando, con l’indirizzo esatto scritto sia in agenda che sulla cartina (si sa mai dovessi perdere la cartina!) i nomi e i numeri di telefono delle persone che dovrò incontrare.
Acquisto i biglietti del treno via internet per evitare ritardi dovuti ad eventuali file alla biglietteria. Porto con me tutti i possibili orari di coincidenze, nel caso ci fosse qualche ritardo. Insomma non lascio nulla al caso non per precisione ma per contenere l’ansia.
Anche se di solito lavoro in città piene di negozi mi porto medicinali di ogni tipo (tenete conto che difficilmente ne faccio uso, perché oltre a godere di buona salute odio i medicinali) calze di ricambio, pennarelli di vari colori nel caso in cui non li trovassi in aula (cosa quasi impossibile). Quando viaggiavo in macchina questa aveva di tutto nel portabagagli: materiale di lavoro, materiale per fare giochi in aula,scarpe di ricambio,impermeabile, ombrello.
Ecco come vive un formatore ansioso!!

martedì 7 giugno 2011

Esercizio sulla fiducia


La fiducia riguarda il fidarsi degli altri, ma anche l’affidarsi. Apparentemente sono sinonimi, ma per me, il secondo termine è  “la vera prova del primo”. Costituisce, cioè, l’azione della fiducia. Così ci sono alcuni esercizi che consiglio di proporre quando il gruppo si è già conosciuto e amalgamato. Se i partecipanti non si conoscono si può proporre verso la fine del corso, mentre se è un gruppo che lavora insieme lo si può affrontare a metà del percorso. Va presentato con molta serietà e chiesto al gruppo di affrontarlo con concentrazione. Nel caso in cui, durante il gioco, il formatore si accorgesse di eventuali distrazioni occorre fermare il gioco per un attimo per richiamare la concentrazione. L’eventuale debriefing va svolto con domande tipo “come vi siete sentiti, cosa avete scoperto”. Ed ecco, dopo questa breve premessa, all’esercizio vero e proprio.

Porre le persone in cerchio (da 10 a 20) equidistanti tra loro circa 30 cm. Ognuno diventerà una “pallina” a turno. Fare una breve dimostrazione. Un partecipante poggia le proprie mani sulle spalle di quello che a turno sarà la “pallina”, che ad occhi chiusi dovrà percorrere il tragitto fino ad un altro partecipante. La “pallina” verrà dolcemente spinta nella direzione voluta, solo quando il ricevente sarà pronto a riceverla. Il tragitto sarà accompagnato dalla voce calma e rilassata del formatore: ”Vai così, tranquillo, ci sei quasi…”. Chi deve ricevere si preparerà per un’accoglienza dolce spostando il piede indietro, per non intralciare l’arrivo.

È evidente che, come tutti gli esercizi che riguardano l’affidarsi agli altri, rappresenta una situazione delicata che va affrontata con serietà e profondità. Avete mai fatto o fatto fare esercizi simili? Cosa ne pensate? Secondo voi sono utili?

sabato 4 giugno 2011

Iscrizioni ancora aperte

Comunicazione e Relazione presenta il Seminario teorico - esperienziale:

08-10 luglio 2011 a PISA

Questo seminario può essere una opportunità di “giocare” con altri e attraverso esercitazioni in piccoli gruppi di far emergere i modi concreti per comprendere e superare emozioni e momenti difficili che possono bloccare le relazioni con gli altri

Docenti:
Patrizia Rovati psicologa , PNL trainer, trainer in terapia sistemica, Coach;
Andrea Melita Thiem counselor trainer, PNL trainer, formatrice in costellazioni sistemiche, insegnante del Metodo Feldenkrais.
Per ulteriori informazioni e l’iscrizione: info@movere.it

P.S. per chi fosse interessato aggiungo che la S.I.A.F. Societa' Italiana Armonizzatori Familiari Counselor ha  accreditato 13 ECP ( punti) per il suddetto corso
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