venerdì 29 maggio 2015

Mente da principiante

“Il vero segreto dell'apprendimento è avere sempre una mente da principiante, perché nella mente di un principiante ci sono molte possibilità, nella mente di un esperto, poche”
ShunryuSuzuki Roshi


mercoledì 27 maggio 2015

Lasciarsi vivere dal ridere: programma corso ottobre 2015

Sto organizzando il corso sull’umorismo. Si terrà a Milano dalle h14 di venerdì 2 ottobre alle h 14 di domenica 4 ottobre. Sto raccogliendo le pre-iscrizioni, vorrei quindi i nominativo di chi è interessato, senza necessità di depositare la caparra, si pagherà a settembre. Il costo, per l’intero corso è di 240€+iva.

L’obiettivo del corso è imparare a gestire meglio la relazione con sé e con gli altri.

Premessa
L’umorismo è una capacità dell’intelligenza, è la nuova possibilità di creare leggerezza dentro  di sé e con gli altri. Possiamo ottenere molto da situazioni che appaiono complicate, innescando un circolo virtuoso di “simpatia” grazie alla capacità umoristica.
L’umorismo è un gioco a due, una relazione che si stempra nel sorriso, il superamento dei conflitti in un alleggerimento delle tensioni. Presuppone la capacità di creare di un clima disteso. Possedere il senso dell’umorismo significa padroneggiare una forma creativa che convoglia l’energia provocata dal buon umore verso una direzione costruttiva.

L’umorismo stimola la temperanza, come scrisse Umberto Eco: “Il riso uccide la paura”.


Il percorso formativo
Il percorso formativo parte dal partecipante, attraverso l’introspezione intesa come capacità di porsi domande “difficili” su di sé, per arrivare a quella “self confidence” che  permetterà alle persone di trovare un nuovo equilibrio. L’umorismo in questa ottica esprime la libertà di una persona capace di viaggiare attraverso le situazioni, anche dolorose della vita, e coglierne risvolti insoliti, buffi, reinterpretando le esperienze.
Praticare l’umorismo vuol dire, quindi, conquistare fiducia nella propria e nell’altrui creatività, infatti  l’umorismo nasce come produzione di una mente creativa e ne mantiene le stesse caratteristiche.
Svilupperemo la capacità di attuare visioni da altri punti di vista utilizzando le stesse caratteristiche di un percorso creativo. Ci alleneremo a produrre battute, giochi di parole nuove e comprensibili.

Metodologia
La metodologia è attiva, basata su esperienze dirette, lavori in sottogruppi e riflessioni teoriche.

venerdì 22 maggio 2015

Due teorie sull’apprendimento

Vorrei presentare qui due delle teorie secondo me più interessanti della ricerca contemporanea. È una sintesi con lo scopo di offrire solo degli input che necessitano approfondimento ulteriore.  


Ipotesi di Rogers sull'apprendimento
Non possiamo insegnare direttamente nulla a un'altra persona, possiamo solo facilitare il suo apprendimento. Ogni individuo apprende efficacemente solo le cose che egli percepisce come collegate alla conservazione o al rafforzamento della struttura del sé. In altre parole, mentre il bambino impara involontariamente ogni cosa a cui è esposto, l'adulto impara soprattutto ciò che ritiene utile. Un'esperienza che, se assimilata, potrebbe comportare un cambiamento nell'organizzazione della personalità, tende a provocare resistenza, attraverso la distorsione o la negazione dei suoi tratti simbolici. La struttura organizzativa della personalità sembra divenire più rigida se minacciata, invece pare rinunciare alle sue difese quando è completamente libera da ogni minaccia. L'esperienza percepita come incoerente con la struttura del sé può essere assimilata solo se la persona si trova in uno stato di quiete, aperto e adatto ad assimilarla. La situazione educativa che più efficacemente promuove un apprendimento significativo è quella in cui la minaccia alla personalità di colui che apprende è ridotta al minimo.


La teoria dell’apprendimento di Kolb
Questa teoria prevede un processo circolare che passa dall’esperienza concreta, che riguarda il “sentire la sensazione”, attraverso l’osservazione, l’astrazione dei concetti per terminare, infine, al “fare” vero e proprio. Sebbene non consideri l’aspetto circa la creatività presente in un percorso formativo, questa teoria offre un’importante guida per definire un progetto d’apprendimento che tenga conto di momenti teorici, esperienze dirette, osservazioni per concludersi con concetti teorici.

lunedì 18 maggio 2015

Aperitivo + PNL

Il 4 giugno 2015 a Milano “Aperitivo + PNL”, ovvero un’occasione per bere qualcosa insieme e per avere informazioni sulla PNL e sui nostri corsi.
Patrizia Rovati, Trainer in PNL, docente e consulente aziendale presso numerose aziende
multinazionali e italiane, parlerà di:
- cosa è la PNL: origini e modello
- a cosa può servire ed i campi di applicazione
- come si può impararla
- come sono organizzati i corsi di PNL Meta


L’incontro si svolgerà giovedì 4 giugno dalle 18.30 alle 20.30 presso l’Hotel Colombo,
in Corso Buenos Aires n. 3, Milano centro (M1 Porta Venezia).
L’iniziativa è gratuita e su prenotazione: pertanto la preghiamo di confermare alla nostra
segreteria (tel. 051-334805, e-mail: info@pnlmeta.it / info@iipnl.it) la sua partecipazione.

venerdì 15 maggio 2015

venerdì 8 maggio 2015

L’apprendimento continuo

Per un formatore la spinta costante dovrebbe essere l’apprendimento continuo.
Un giorno un fisioterapista mi raccontò: “È l’apprendimento che rende tanto interessante il mio lavoro. Ogni persona che incontro è un caso a sé stante e io devo trattarla come tale e capire cosa possiede di speciale. Devo imparare in continuazione, sia dall’esperienza sia dall’aggiornamento costante in merito a nuove teorie e nuovi metodi”.


Ogni formatore e ogni counselor potrebbe sottoscrivere questa frase. L’apprendimento continuo è fondamentale per liberare il proprio potenziale e concedere l’opportunità di sviluppare capacità e risorse interne. Occorre avere curiosità ed entusiasmo, non pensare mai che “si è raggiunto il massimo delle proprie conoscenze”. Come recita un famoso motto: "L’importante non è la meta, ma il viaggio" e apprendere continuamente è come un viaggio perenne.
A mio parere, per riuscirci, è importante cercare contenuti e modi che abbiano anche un aspetto divertente. L’apprendimento infatti dovrebbe essere un’esperienza piacevole.
L’apprendimento, dunque, in un’ottica di processo continuo rappresenta, anche, come sia possibile imparare dai partecipanti ai corsi, dai colleghi, dai contesti adatti, dai libri e così via. Basta decidere quale direzione e approfondimento si desidera e, di conseguenza, costruire itinerari di apprendimento personalizzati. Per me è importante ricordare che l’apprendimento è un processo attivo, fortemente basato sulle motivazioni interne, quindi è possibile stimolarlo anche grazie alla perenne ricerca di “cose nuove”.

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