mercoledì 31 dicembre 2014

Prontuario per il brindisi di capodanno di Erri De Luca


Prontuario per il brindisi di capodanno 

Bevo a chi è di turno, in treno, in ospedale,
cucina, albergo, radio, fonderia,
in mare, su un aereo, in autostrada,
a chi scavalca questa notte senza un saluto,
bevo alla luna prossima, alla ragazza incinta,
a chi fa una promessa, a chi l'ha mantenuta
a chi ha pagato il conto, a chi lo sta pagando,
a chi non è stato invitato in nessun posto,
allo straniero che impara l'italiano,
a chi studia musica, a chi sa ballare il tango,
a chi si è alzato per cedere il posto,
a chi non si può alzare, a chi arrossisce,
a chi legge Dickens, a chi piange al cinema,
a chi protegge i boschi, a chi spegne un incendio,
a chi ha perduto tutto e ricomincia,
all'astemio che fa uno sforzo di condivisione,
a chi è nessuno per la persona amata,
a chi subisce scherzi e per reazione un giorno sarà un eroe,
a chi scorda l'offesa, a chi sorride in fotografia,
a chi va a piedi, a chi sa andare scalzo,
a chi restituisce da quello che ha avuto,
a chi non capisce le barzellette,
all'ultimo insulto che sia l'ultimo,
ai pareggi, alle ics della schedina,
a chi fa un passo avanti e così disfa la riga,
a chi vuol farlo e poi non ce la fa,
infine bevo a chi ha diritto a un brindisi stasera
e tra questi non ha trovato il suo. 

( da Ospite incallito di Erri De Luca)

Vi auguro un nuovo anno magico e sorridente!

lunedì 22 dicembre 2014

Coerenza

“La coerenza è comportarsi come si è,
 e non come si è deciso di essere.” Sandro Pertini



venerdì 19 dicembre 2014

Una proposta di lettura

Se conoscete Marianella Sclavi non potete perdervi il suo ultimo libro scritto insieme a Gabriella Giornelli: “La scuola e l’arte di ascoltare. Gli ingredienti delle scuole felici”. L’ho terminato da poco e l’ho trovato coinvolgente ed affascinante. E’ una narrazione ricca, piena di strumenti messi a punto nel corso di una lunga esperienza professionale nel modo della scuola. Attraverso ingredienti quali ascolto attivo, mediazione creativa ed umorismo, i ragazzi possono acquisire nuove possibilità comunicative, ma non solo, infatti anche “noi vecchi adulti” possiamo trovare spunti meravigliosi per l’arte di gestire in modo creativo i conflitti.


Per chi ancora non conoscesse Marianella Sclavi consiglio anche il libro “Ascolto attivo e mondi possibili. Come si esce dalle cornici di cui siamo parte”, in ogni caso qui potete trovare la sua bibliografia completa.

venerdì 12 dicembre 2014

La coerenza del progetto formativo

Può accadere che ci diano un progetto formativo con contenuti che conosciamo bene e di cui abbiamo molto materiale a disposizione, con parecchie esercitazioni e giochi.  Si può desiderare di utilizzare le esercitazioni che ci piacciono maggiormente e che abbiamo sperimentato molte volte. In questo modo tendiamo a voler riempire il corso di tanti contenuti ed esercizi. Più ne sappiamo, più abbiamo sperimentato e più si corre il rischio di commettere errori nell’impostazione del progetto.



Prima di tutto occorre chiarire l’obiettivo che si è stabilito con il committente. Dunque tenendo ben presente dove si vuole arrivare è bene prendere in considerazione quali tappe è meglio proporre.  È molto importante ricordare che ci deve essere una coerenza tra le varie tappe: ognuna dovrebbe poter aggiungere un tassello essenziale verso la meta stabilita, inoltre il corso si deve sviluppare in modo fluido. La seconda regola importante, che, a volte, è la più difficile da applicare consiste nell'imparare a tagliare, a rinunciare a qualcosa.
Non andiamo in aula per dimostrare quanto ne sappiamo, ma per trasmettere, ai partecipanti, le competenze il più  possibili utili e per farli sentire attivi nel processo di formazione.

martedì 9 dicembre 2014

Corso Autostima a Teramo

Ecco alcune foto scattate durante il corso Autostima tenuto il 2 e 3 dicembre a Teramo, presso l’ Asl Teramo rivolto agli operatori dei servizi territoriali.





Grazie e tutti!

venerdì 5 dicembre 2014

Ostacoli


“Se sappiamo che un ostacolo è insormontabile, non è più un ostacolo, ma un punto di partenza.” József Eötvös
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