mercoledì 21 dicembre 2011

Letture natalizie

Nel primo anno di vita del blog, all’arrivo della pausa natalizia, proposi dei compiti delle vacanze, come quando eravamo ragazzi­/e. Dall’anno scorso ho ritenuto più interessante consigliare letture per approfondire argomenti che ci stanno a cuore. Vorrei consigliarvi un libro di Consuelo Casula, una piennelista che ho avuto il piacere di conoscere alcuni anni fa. Una persona speciale, proprio come i suoi libri. Vi avevo già consigliato il suo best-seller, oggi invece vi voglio proporre:

Giardinieri, principesse, porcospini, Franco Angeli edizioni

Un testo originale e chiaro che insegna come costruire e utilizzare metafore e fantasie guidate. Inoltre per approfondire la conoscenza della Dottoressa Casula vi segnalo un’intervista molto interessante qui.

Per concludere vi auguro di trascorrere queste festività esattamente come desiderate e un nuovo anno ricco di serenità ed opportunità. Ci vediamo l’anno prossimo!

lunedì 19 dicembre 2011

Facebook

Da oggi abbiamo una nuova pagina facebook professionale. Per piacere cliccate sul tasto Mi piace in alto a destra.
Grazie e continuate a leggerci!

lunedì 12 dicembre 2011

Metafora: l'uso nella formazione esperenziale e nell’outdoor training

Continuiamo a parlare di formazione esperienziale. Dopo un primo post adesso approfondiremo un’altra potente valenza di questa metodologia che è rappresentata dall’uso della metafora. Le attività proposte dalla formazione esperienziale sono collegate, tramite una metafora (dal greco “trasportare”) a determinate competenze utili nel contesto aziendale. L’uso della metafora nella formazione esperienziale e nell’outdoor training permette di nutrire la creatività, potenziare e consolidare l’apprendimento, stimolare la persona a connettere i suoi diversi piani (cognitivo/emotivo, razionale/intuitivo).
Tutto facendo apprendere con il divertimento.
Per superare le resistenze ed iniziare un meccanismo di apprendimento  è utile portare il contenuto e l’obiettivo formativo con un meccanismo indiretto che sfrutta proprio la metafora. Il partecipante diventa protagonista attivo e può sperimentare con allenamento e collaudando i propri comportamenti. Così l’interattività in aula esce dalla sola abilità del trainer per sperimentarsi nel coinvolgimento inevitabile che le attività esperienziali proposte fanno nascere nel gruppo. Inoltre il partecipante impara ad osservare e ad osservarsi e, soprattutto, si allena a connettere, capendo così le conseguenze dei vari comportamenti.
Concludendo, il momento didattico/formativo è associato anche al gioco: si può imparare e  divertirsi contemporaneamente. Viene così recuperata la dimensione ludica dell’apprendimento. Sperimentare come si possa apprendere divertendosi ed ottenere brillanti risultati  giocando permette di tornare alla propria quotidianità con uno sprint maggiore.


Per approfondire ecco qualcosa qui


giovedì 1 dicembre 2011

I vantaggi della formazione esperienziale


La formazione esperienziale possiede caratteristiche uniche. Il partecipante opera e si confronta con un terreno di vero ribaltamento creativo. Inoltre, per arrivare a capire meglio il suo essere all’interno di un gruppo, deve gestire situazioni dove non conosce le risposte, in cui occorre elaborare nuovi punti di vista e deve prendere le misure correndo il rischio di scoprirsi. Un grande vantaggio della formazione esperienziale è che utilizza le metodologie tradizionali della formazione, aggiungendo però altri aspetti metodologici che meglio possono rafforzare l’apprendimento. In questo modo i comportamenti appresi verranno trasferiti nella realtà. Nell’approccio esperienziale l’attenzione è centrata sul qui ed ora collegando il processo di apprendimento a situazioni concrete. Le attività proposte sono reali e le conseguenze dei propri comportamenti immediate. Questo e il coinvolgimento attivo assegnano alla formazione esperienziale e all’outdoor training una concretezza e pragmaticità molto coerenti con il contesto aziendale.
La formazione esperienziale è dunque più vicina alla quotidianità organizzativa aziendale rispetto all’aula tradizionale. Nel prossimo post parleremo di un altro aspetto della formazione esperienziale: l’uso della metafora.

Usate la formazione esperienziale? La trovate efficace?

P.S. Abbiamo approfondito anche qui la cosiddetta parte attiva della formazione



Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...