venerdì 30 giugno 2017

Gli allievi arrivano: parte I

Ho ritrovato un breve scritto del lontano 2003, lo propongo in quanto mi sembra possa essere interessante.


 Gli allievi arrivano, sono all’inizio di un lungo percorso, lungo per questi tempi, dove spesso i seminari di formazione durano due o tre giornate. Simili, come durata, ai percorsi personali nati con la new-age.
Gli allievi arrivano attraverso un rituale che li carica di attese: iscrizione, colloquio motivazionale, pagamento di una cifra sostanziosa ecc.
Cosa cercano, cosa vogliono e cosa non vogliono?
Gli allievi arrivano e alcuni iniziano subito ad entusiasmarsi, si innamorano di questo strano modello, la pnl, si invaghiscono del gruppo, della magia di un sapere che inizia con il saper fare e chiedono al trainer un saper essere.
Gli allievi arrivano e cercano una soluzione alla sofferenza che si portano dentro e fuori, cercano il miglioramento di sé stessi, degli altri, di contesti lontani e separati.
Gli allievi arrivano e vogliono un trainer come un guru, vogliono avere un modello cui avvicinarsi, da modellare o da amare, quindi tendono a cercare una perfezione nel trainer, una perfezione globale.
Trainer o guru? Formatore o terapeuta? Si confondo e ci confondono, e noi?

Presto la seconda parte.

venerdì 23 giugno 2017

Bla, bla, bla


«Metà della popolazione mondiale è composta da persone che hanno qualcosa da dire ma non possono. L’altra metà da persone che non hanno niente da dire e continuano a parlare» 
Robert Frost

venerdì 16 giugno 2017

La comunicazione assertiva: i tre comportamenti principali

Nel precedente post abbiamo introdotto la comunicazione assertiva.
I teorici dalla comunicazione assertiva hanno studiato il modo in cui le persone comunicano tra loro su vari livelli e hanno individuato tre tipologie di comportamento principali: passivo, aggressivo e assertivo.


Il comportamento passivo è attento agli altri, influenzato e condizionato dagli altri, il suo obiettivo è di ricevere amore così tende a compiacere gli altri per ottenere questo vantaggio inconsapevole.
Il comportamento aggressivo, al contrario, è attento solo a sé, prevarica gli altri, usa modi distruttivi e il suo obiettivo è rappresentato dal potere.
Il comportamento assertivo, invece, è attento sia a sé sia agli altri, usa modi gratificanti sia verso sé sia verso gli altri e l’obiettivo è il successo di sé insieme agli altri.

Occorre, dunque, saper comunicare le proprie emozioni, saper esprimere parere contrario senza aggredire, sapersi auto-apprezzare e avere consapevolezza delle proprie emozioni.

venerdì 9 giugno 2017

La comunicazione assertiva

«L'assertività è la capacità del soggetto di utilizzare in ogni contesto relazionale, modalità di comunicazione che rendano altamente probabili reazioni positive dell'ambiente e annullino o riducano la possibilità di reazioni negative»


B. Libet, P. Lewinsohn 
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...