Spesso
si sente affermare che un formatore, entrando in aula, deve, innanzitutto, fornire
delle regole, per esempio ordinare di spegnere il cellulare, prestabilire le
pause caffè ed altre simili.
Personalmente
credo che questo pensiero sia sintomatico della differenza tra formazione ed
insegnamento, tra formazione di adulti e relazioni di potere. Io non attribuisco
regole, anzi, sottolineo che, essendo tutti adulti, sono loro stessi che
decideranno la propria vita in aula: possono alzarsi, camminare per la stanza,
sedersi in altri punti, uscire, rispondere al cellulare, inviare sms. Questo
perché spiego che secondo me non è il formatore che impartisce permessi a persone
adulte.
Imporre
regole, a mio avviso, significa implicitamente inviare il messaggio che il
formatore detiene il potere di decidere come si dovranno comportare i corsisti.
Penso sia più utile, sia per i singoli individui, che per il gruppo,
responsabilizzare le persone all’attenzione e al rispetto reciproco. Inoltre
non sapendo bene cosa decidere della mia vita, mi sento impreparata a decidere
della vita altrui, seppure per pochi giorni!
Voi
come utilizzate le regole in aula?