martedì 27 ottobre 2009

Come riconoscere gli stati d’animo dei corsisti


Capire velocemente gli stati d’animo dei corsisti è particolarmente importante per un buon formatore. Oggi parlerò di come farlo in modo ludico, metodo che secondo la mia esperienza è uno dei più efficaci. Ogni inizio corso dedico le prime due ore per costruire il rapporto con i partecipanti.




Per esempio chiedo che alzino la mano quelli che pensano: “Ecco il solito corso sulla comunicazione” oppure quelli “So già un sacco di cose sulla comunicazione” o ancora “Finalmente qui avrò le ricette per diventare un abile comunicatore”. In questo modo un po’ giocoso e leggero nessuno sente di esporsi eccessivamente alzando la mano e, oltretutto, il formatore ha possibilità di vedere concretamente e capire così le aspettative interne delle persone. (C’è da sottolineare che il formatore deve esercitare un’osservazione velocissima.)

Nel caso in cui le persone alzino la mano più volte in affermazioni apparentemente diverse bisogna fare un’ulteriore domanda. Esempio se tizio ha alzato la mano sia su solito corso che su finalmente avrò le ricette, la domanda di controllo che mi aiuterà a capire la posizione del corsista potrà essere: “Quelli che già sanno, ma vogliono di più”.

A volte mi piace usare esemplificazioni che mi riguardano come se leggessi la loro mente.
Per esempio io la mattina fatico molto ad alzarmi e quindi capita anche che incomincio a dire a me stessa che non ho voglia di arrivare in aula, di conseguenza ho dei ritmi ancora più lenti. Con questa descrizione di un momento personale quelli simili a me si riconosceranno subito creando facilmente un legame. Poi aggiungo: “Benvenuti anche a quelli che sono già pimpanti che saranno di traino a noi”, così che nessuno si senta escluso.

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venerdì 23 ottobre 2009

Mese della prevenzione del tumore al seno


Il mese di ottobre è dedicato alla prevenzione del tumore al seno. Per dettagli e approfondimenti vedi il sito della LILT ovvero Lega Italiana per la Lotta ai Tumori:
http://legatumori.it/
Per ogni donna la prevenzione deve essere sinonimo di promozione del proprio benessere e della propria salute.
Un abbraccio a tuttE!!!

lunedì 19 ottobre 2009

Prospettive

Per cominciare al meglio questa settimana vi propongo un commento di Albert Einstein, che come spesso accade ci fa riflettere con un sorriso e sorridere con una riflessione.


"Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa."
Inserisco questa riflessione collegandola al cambio di prospettiva e proprio per questo ho scelto una foto di Albert Einstein giovane, molto diversa da come siamo abituati a vederlo.


martedì 13 ottobre 2009

Tipologie di corsisti

Io divido idealmente i corsisti in quattro macro tipologie e li definisco: partecipanti, turisti, prigionieri e terroristi. Sono metafore che uso per individuare più facilmente le diversità di tipi di corsisti che si possono incontrare in aula. Questa classificazione dipende molto dalla predisposizione con cui affrontano il corso, infatti qualcuno partecipa per interesse e passione, mentre altri forzatamente, perché a volte la loro adesione al corso è imposta dall’azienda.
Vediamo nel dettaglio queste metafore sulle tipologie.





Ci sono i partecipanti che sono entusiasti e che dicono: “Finalmente questo corso! Lo aspettavo da tempo.” Anche questo tipo apparentemente solo positivo nasconde delle insidie, cioè questo gruppo possiede aspettative molto alte a cui si può facilmente disattendere.
Poi quelli che io chiamo i turisti, cioè quelli che dicono: “Stiamo a vedere.” La difficoltà con questo tipo è che non sapendo bene loro stessi cosa vogliono vedere si possono perdere, in quanto solo a fine corso esplicitano: “Ma io volevo qualcos’altro!.”
Ci sono anche i prigionieri che sono presenti per forza, non si vogliono esporre, della serie: “Dico solo il mio numero di matricola” e quindi stanno sempre zitti. La loro pericolosità si presenta se il formatore interpreta il silenzio come assenso, invece vanno stanati, altrimenti c’è il rischio che alla fine dicano: “Che schifezza!”
Infine i terroristi, che non sono altro che i prigionieri incazzati che arrivano con una borsa di bombe e te le lanciano. Apparentemente hanno una modalità relazionale di aggressione, mentre molte sono persone che obbiettano come modello del loro pensiero che funziona per differenze e non per uguaglianze. È fondamentale riconoscere la differenza tra il terrorista e invece un pensiero che elabora per differenze. Per riuscirci bisogna essere consapevoli di sé stessi. Se per esempio un corsista espone il proprio disaccordo il formatore non lo deve interpretare come un attacco personale, se no è la guerra. Invece se il formatore riesce a capire che è il modo, l’atteggiamento di quella persona capisce che gli si apre davanti una grandissima opportunità. Se il formatore impara a gestirli (approfondiremo anche in altri post intanto vedi qui) rappresentano i più motivati del corso e sicuramente non saranno loro a dare brutte sorprese nel feedback di fine corso. Non solo, perché rispondendo a loro il formatore sta contemporaneamente rispondendo a tutto il gruppo in quanto spesso rappresentano la voce inconsapevole di quello che c’è dentro ad ogni corsista, l’unica differenza è che loro si espongono.

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lunedì 5 ottobre 2009

Domanda!

Iniziamo la settimana con una breve riflessione che riprende alcuni temi trattati nell'ultimo post.

"Non esistono domande stupide e nessuno diventa stupido,
fino a che non smette di fare domande." Charles Proteus Steinmetz



Ricordiamoci che domandare agli altri ci offre la possibilità di restare aperti verso l'esterno e domandare verso noi stessi ci regala un dono prezioso: la curiosità e il potere di stupire noi stessi. (Scusate la ripetizione.)
Buona settimana!
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