venerdì 1 luglio 2016

L’autostima femminile

L’immagine che ognuno ha di sé è sviluppata e costruita attraverso la propria vita ed è influenzata da contesto culturale, famiglia, esperienze e significati attribuiti alle esperienze. Per capire la stima che ognuno ha di sé stesso, però, occorre operare un percorso di consapevolezza.
James Hillman, nella  teoria della ghianda spiega come ognuno di noi venga al mondo con un senso, una ragione di vita, dunque, secondo questa prospettiva, sarebbe necessario ritrovare la propria via e portare a compimento il senso della propria vita, ovvero imparare a riconoscere la propria vocazione e divenire consapevoli di sé.

L’autostima è intrecciata con il carattere e la personalità, e prende forma da successi e insuccessi che ognuno vive nel corso della propria esistenza, soprattutto da come sono interpretate le esperienze. L’esperienza di attaccamento infantile e come le persone si sono sentite amate durante l’infanzia imprimono un segno importante che accompagnerà l’individuo lungo tutta la vita segnando anche le relazioni affettive. L’autostima riguarda, quindi, anche le relazioni interpersonali, quanto gli altri rimandano in termini di consensi e rifiuti in termini generali.
Ciò che è caratteristico nell'universo femminile dell’autostima è il bisogno alla “relazione” in base al quale ognuno percepisce il proprio valore solo, appunto, se in relazione a qualcun’altro.

Vi sono, quindi, alcune differenze tra uomo e donna, per quanto concerne l’autostima, soprattutto rispetto alla relazione con l’altro, infatti, generalizzando, l’uomo tende a mettere al primo posto l’autonomia, mentre la donna la relazione.


L’importanza posta alla relazione può comportare, per la donna, il rischio della perdita di sé, arrivando a confondere il propri io con l’altro e questo potrebbe rendere difficoltoso rientrare nei confini dell’individualità, riprendere contatto con i propri bisogni e vivere la propria identità come soggetto autonomo.
Non sono convinta che queste differenze oggi siano ancora presenti nelle nuove generazioni. Mi sembra che le donne abbiano acquisito maggiore autonomia dalla relazione e gli uomini, invece, maggiore incertezza.
Rimane, a mio parere, una diversità emotiva che sarebbe meglio approfondire e conoscere per poter aiutare ad accrescere la propria consapevolezza verso la serenità.

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