Abbiamo detto che prima bisognerebbe riconoscere i propri limiti, e successivamente imparare a superare le paure. Adesso arriviamo al cuore del lavoro. Il momento fondamentale è quello di continuare a prestare attenzione a sé. È importante riflettere sinceramente in modo da accorgersi quando dipendiamo ancora dal giudizio degli altri oppure quando il termine Io diventa costante nei nostri discorsi. Entrambi i poli sono nocivi per un formatore e la sua autostima. Con questo tipo di costante concentrazione il lavoro invece può diventare un buon modo per sviluppare l’autostima.
Un esercizio utile è quello di scrivere, alla fine di ogni corso, sia tutte le cose positive che abbiamo fatto in termini di autostima sia le cose negative, in modo da evitare di ripete quello che abbiamo rilevato circa la nostra confidence (concedetemi l'inglesismo).
Ancora, come per altre prospettive, scopriamo che è anche la nostra capacità di autoanalisi che ci aiuta a migliorare il nostro lavoro in generale, e quindi anche l’immagine che abbiamo di noi stessi.
Concludo con un'immagine che riprende l'indovinello da cui tutto è partito e chissà se per voi questa rappresenta una buona fiducia in sè oppure una sovrastima. Per me, essendo amante dei gatti, ovviamente è una perfetta autostima!! Adoro questa foto!
Direi che questa foto è bellissima. Mi riconosco nella gattina. Che coraggio ad attraversare quel tratto di strada accanto a tutti quei cani. Lei sì che ha una grossa fiducia in se stessa ed è sicura che nessun cane la attaccherà.
RispondiEliminaIl discorso dell'autostima mi piace, grazie per aver scelto questo argomento di discussione.
anch'io amo follemente questa foto!
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