venerdì 17 maggio 2019

Per ascoltare occorre tacere parte I


Oggi vi parlo di un libro edito da qualche anno che ho ritrovato con piacere. Si tratta di uno degli ultimi scritti di padre Giovanni Pozzi filologo cappuccino svizzero. Il testo intende il silenzio come una possibile pratica per connettersi profondamente al proprio spirito.
Cercherò di proporre alcune riflessioni leggendo con voi alcuni passaggi.

«
Per ascoltare occorre tacere. Non soltanto attenersi a un silenzio fisico che non interrompa il discorso altrui (o se lo interrompe, lo faccia per rimettersi a un successivo ascolto), ma a un silenzio interiore, ossia un atteggiamento tutto rivolto ad accogliere la parola altrui. Bisogna far tacere il lavorio del proprio pensiero, sedare l'irrequietezza del cuore, il tumulto dei fastidi, ogni sorta di distrazioni. Nulla come l'ascolto, il vero ascolto, ci può far capire la correlazione fra il silenzio e la parola».



Ho sempre avuto un forte dialogo interno e ne abbiamo parlato su questo blog in altri post, anche con alcuni esercizi per aiutarci a uscire da possibili loop di pensiero. Interessante come questo pensiero di un rappresentante di una religione occidentale abbia profonde affinità lo spirito di alcune filosofie orientali.
La questione che più mi colpisce in questo passaggio è la proposta di far tacere il proprio dialogo interno attraverso un profondo ascolto dell’altro.
Voi come vi vivete il vostro dialogo interno? State cercando la via per il silenzio profondo?

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...