Alcuni
dei miei clienti mostrano la paura profonda di affrontare un uditorio. Per qualcuno
questa paura è legata al sentirsi inadeguati, ovvero non all’altezza della
situazione o meglio non all’altezza delle aspettative di chi li ascolterà. Alcune
persone sono alla ricerca del perfezionismo, altre temono fortemente il
giudizio degli altri. Nel caso del timore del giudizio altrui ho incontrato
casi legati all’estraneità della platea (“se sono estranei, che non conosco ho
più paura”), ma anche situazioni in cui la conoscenza acutisce la problematica
(“se li conosco e mi conoscono ho più paura”).
In
tutti i casi è un senso diffuso di inadeguatezza che sembra necessario
superare, abbandonando la ricerca della perfezione e concentrandosi sul senso
di padronanza di sé stessi. Come è possibile riuscirci?
A
volte basta qualche incontro con un buon coach per risolvere il problema.
Dovete sapere che ho un’amica di lunga data che conobbi durante un corso sul
parlare in pubblico, in cui io insegnavo e lei era una partecipante intimorita.
In quella situazione espresse la paura che sentiva ogni volta che doveva riportare
a un uditorio i suoi resoconti di viaggio come volontaria in Africa. Dopo il
corso mi scrisse: “Ora non voglio più smettere di parlare in pubblico!”
Avvenimenti
come questi rappresentano una grande soddisfazione lavorativa e sono obiettivi
raggiungibili attraverso gli incontri di coaching individuale di cui mi occupo.
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