venerdì 8 maggio 2015

L’apprendimento continuo

Per un formatore la spinta costante dovrebbe essere l’apprendimento continuo.
Un giorno un fisioterapista mi raccontò: “È l’apprendimento che rende tanto interessante il mio lavoro. Ogni persona che incontro è un caso a sé stante e io devo trattarla come tale e capire cosa possiede di speciale. Devo imparare in continuazione, sia dall’esperienza sia dall’aggiornamento costante in merito a nuove teorie e nuovi metodi”.


Ogni formatore e ogni counselor potrebbe sottoscrivere questa frase. L’apprendimento continuo è fondamentale per liberare il proprio potenziale e concedere l’opportunità di sviluppare capacità e risorse interne. Occorre avere curiosità ed entusiasmo, non pensare mai che “si è raggiunto il massimo delle proprie conoscenze”. Come recita un famoso motto: "L’importante non è la meta, ma il viaggio" e apprendere continuamente è come un viaggio perenne.
A mio parere, per riuscirci, è importante cercare contenuti e modi che abbiano anche un aspetto divertente. L’apprendimento infatti dovrebbe essere un’esperienza piacevole.
L’apprendimento, dunque, in un’ottica di processo continuo rappresenta, anche, come sia possibile imparare dai partecipanti ai corsi, dai colleghi, dai contesti adatti, dai libri e così via. Basta decidere quale direzione e approfondimento si desidera e, di conseguenza, costruire itinerari di apprendimento personalizzati. Per me è importante ricordare che l’apprendimento è un processo attivo, fortemente basato sulle motivazioni interne, quindi è possibile stimolarlo anche grazie alla perenne ricerca di “cose nuove”.

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