venerdì 20 marzo 2015

Le principali teorie dell’apprendimento degli adulti

L’apprendimento degli adulti si chiama andragogia. A mio parere l’uso del termine pedagogia, che riguarda i bambini, anche per gli adulti non rappresenta solo una “non conoscenza”, ma una certa confusione sull’argomento. Il mondo degli adulti e quello dei bambini, infatti, sono molto diversi in termini di apprendimento. Un formatore dovrebbe possedere una duplice conoscenza, ovvero sapere come un adulto impara e conoscere anche quali comportamenti possono essere attivati per raggiungere il risultato di apprendere.


MalcomKnowles è uno studioso che ha sottolineato con precisione le differenze dell'apprendimento tra bambini e adulti, chiarendole in 6 presupposti principali. Prima di tutto il bisogno di conoscere. Gli adulti sentono il bisogno di sapere qualcosa prima di iniziare l’apprendimento. I discenti sanno di essere in un punto e scoprono la strada per arrivare ad un secondo punto, dove desiderano giungere. Il formatore dovrebbe aiutare i discenti a divenire sempre più consapevoli di questo. Questa consapevolezza non è presente nel bambino. La seconda differenza è rappresentato dal concetto di sé . Nel bambino questo è basato sulla dipendenza dagli altri, mentre l’adulto ha una dimensione di sé autonoma. Se un adulto sperimenta una tensione tra il concetto di sé e la situazione di formazione tende ad entrare in una reazione di resistenza. Il terzo presupposto è rappresentato dalla differenza del ruolo dell’esperienza precedente. E’ una posizione fondamentale, infatti se l’esperienza precedente è stata negativa l’adulto costruisce una barriera nella mente che, nello stesso tempo, costituisce la base su cui saranno poggiati i nuovi apprendimenti. Ogni individuo fa a sé, proprio per l’esperienza precedente. Qui si inseriscono le nuove tecniche esperienziali che permettono all’adulto di far propri i nuovi apprendimenti. 


La quarta differenza consiste nella disponibilità ad apprendere. Poiché la disponibilità ad imparare, da parte dell’adulto, è mirata, diventa anche limitata. Gli adulti sono disponibili ad apprendere solo ciò che pensano di aver bisogno di sapere. Il quinto presupposto è rappresentato dall’orientamento verso l’apprendimento che, negli adulti, è centrato sulla vita reale. Essi, infatti, apprendono meglio nuove cose, abilità e atteggiamenti, quando vengono presentati nel contesto della loro vita reale. Infine è essenziale sottolineare l’importanza della motivazione. Per gli adulti le motivazioni provengono dai desideri interni come, per esempio, maggiore successo nel lavoro, autostima, ma anche da fattori esterni, come promozioni e lavoro migliore. Knowless, comunque, sostiene che la forza maggiore sia esercitata dai fattori interni.
Presto tratteremo altre teorie sull’apprendimento per adulti.

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