venerdì 4 ottobre 2013

Capire l’ansia e i suoi rischi

Può capitare che, anche se siamo formatori esperti, ci chiedano particolari tipologie di corsi che ci possono mandare in uno stato di ansia. Nel mio caso, mi posso sentire particolarmente in ansia se, per esempio, mi chiedono un corso dove i presenti sono personaggi con ruoli molto importanti oppure un meeting in cui si ha a disposizione poco tempo, tante persone e alti obiettivi.


Allora potremmo "entrare in ansia" e questo può essere utile, ma potremmo anche sentire un’ansia più legata al nostro desiderio di avere successo, che non una sensazione collegata al compito specifico e alle persone che dovremo incontrare.
Se siamo “presi da noi” il rischio potrebbe essere una performance fantastica, ma di poca attenzione e basso coinvolgimento verso le persone. Dunque impariamo a porci domande sul tipo di ansia che ci avvolge per capire in che direzione si sviluppa e come utilizzarla. Coerenza è per me una parola chiave per il formatore.
Potrebbe anche capitare di non sentire ansia per nulla: anche questo potrebbe essere pericoloso, perché potrebbe riguardare una sopravvalutazione delle nostre capacità, così che, in questo caso, il rischio è procedere in direzioni di superficialità e dimenticare le persone.

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