venerdì 22 gennaio 2016

Sull’ascolto professionale

Una mia cliente mi ha chiesto se, a mio parere, lei avrebbe potuto svolgere attività di counselor.  Le ho risposto che avrebbe dovuto attuare un cambiamento molto profondo. Mi ha raccontato che, nelle occasioni dove ha svolto questo ruolo, seppure in sedi di formazione, ha ottenuto feed-back molto positivi. Poi ha concluso: “Devo solo imparare ad ascoltare”.


La domanda che mi pongo è: si può imparare l’attenzione senza giudizio verso l’altro? Ho l’impressione che ci siano personalità che non riescono facilmente a giungere a questo obiettivo. Mi spiego meglio, parlo di una capacità strettamente legata alla professione, per esempio, di counselor o di coaching. Credo che, per quanto riguarda le relazioni interpersonali, tutti possono migliorare la capacità di ascoltare, ma nelle professioni di counselor e coaching questa capacità è veramente basilare e fondamentale, quindi, secondo me, ritenere che sia acquisibile in modo semplice e veloce, significa sottovalutare la centralità dell’ascolto. Il mio punto di vista è che, spesso, occorre diventare consapevoli di sé stessi e iniziare un percorso di cambiamento molto profondo per diventare buoni counsel e coach.

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