venerdì 12 luglio 2013

Uno strumento ciceroniano

Cicerone nel trattare dell’arte oratoria sottolinea l’importanza di usare varie figure retoriche. Il formatore in aula dovrebbe, a mio avviso, usare metafore, esperienze dirette ed analogie. È essenziale prepararsi attraverso un lavoro di ricerca che consiste nel conoscere, almeno a grandi linee, di che cosa si occupano i partecipanti, se di una stessa azienda, cercando anche informazioni sul loro sito internet. Questo è fondamentale per possedere un linguaggio adeguato e costruire delle analogie il più possibile vicine all'esperienza di lavoro dei partecipanti. “Parlare di loro con loro.” In questo modo si sentiranno accolti e capiti.


In contrapposizione quello che è definito il formatore “classico” è descritto come asettico, quasi privo di emozioni ed empatia con l’aula. Al contrario io preferisco parlare di me, della mia vita e delle mie esperienze. Attenzione non è una parentesi al corso o una digressione, bensì è un modo per costruire metafore aderenti agli argomenti che sto trattando. Quindi il mio metodo e consiglio è quello di prepararsi dei piccoli aneddoti utili per comunicare con quella parte delle persone più emozionale e più inconscia.

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