lunedì 15 marzo 2010

CENTRATURA parte I


















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Centrare l’attenzione verso gli altri per un formatore è fondamentale. Vuol dire vedere le persone, non solo per creare il clima, ma sopratutto per stabilire relazioni significative con i partecipanti. Indica essere pronti a cambiare rotta, ad allargare i contenuti e a spostarsi con loro. Significa creare uno spazio autentico della relazione tra formatore e partecipanti.
Quando un formatore entra in aula dovrebbe non solo aver organizzato il contenuto del corso, ma aver dedicato qualche momento alla preparazione dello stato d’animo più idoneo alla relazione con i partecipanti. Significa possedere un equilibrio che gli permetta di avere una buona autostima, quindi né sottostimarsi, ma nemmeno sovrastimarsi, almeno per quanto riguarda il suo essere formatore.

Entrando in aula, guardare e vedere le persone: la centratura dell’attenzione passa dal formatore ai partecipanti in modo tale che il formatore non scruti i partecipanti aspettandosi il giudizio sulle sue capacità. Insomma non guardare i corsisti con paura o, nel caso contrario, essere così pieni di sé di innamorasi di un argomento e dimenticarsi a chi lo si trasmette, magari risvegliandosi da un sogno ipnotico con la gente annoiata e distratta.
L’attenzione reale ai partecipanti, invece, crea una relazione autentica, paritetica, cioè non esiste la paura del loro giudizio, né cercare di sedurli per avere il loro plauso, insomma, non li uso come cassa di risonanza delle mie capacità, ma entro in una relazione dove l’attenzione del guardare, osservare e del sentire mi permette di stare davvero lì in quel momento e allora mi consente di costruire quella coreografia relazionale che vive solo in quel preciso istante e solo con quei partecipanti e che non può essere pensata e programmata in precedenza. La relazione non si può costruire prima, non si programma a tavolino. Si possono organizzare esercizi e contenuti, ma se non entri in quel gioco relazione, con quel gruppo in quel momento potrai essere un ottimo insegnante, ma non un buon formatore.

Per ottenere questo ci sono esercizi e tecniche specifiche che ogni formatore dovrebbe possedere. Farò presto un post in cui approfondirò l’argomento con esercizi mirati, ma intanto voi cosa fate? Avete tecniche ed esercizi specifici che utilizzate?

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