Durante
i percorsi di PNL, e in innumerevoli altri corsi, viene insegnato come definire
un obiettivo. La definizione dell’obiettivo è legata alla capacità di
raggiungere una meta stabilita. Anche a livello aziendale un buon manager dovrebbe
imparare le caratteristiche specifiche di un obiettivo, ovvero essere definito,
preciso e misurabile. Il punto di partenza è esprimere un desiderio e, successivamente, lavorare
per trasformarlo in obiettivo. L’idea, infatti, è che sia possibile giungere alla meta solo trasformando i desideri in obiettivi.
Il problema, secondo me, sorge durante il lavoro di definizione dell'obiettivo, infatti, spesso, accade che si perdano alcuni “pezzi” del desiderio espresso come punto di partenza.
Il problema, secondo me, sorge durante il lavoro di definizione dell'obiettivo, infatti, spesso, accade che si perdano alcuni “pezzi” del desiderio espresso come punto di partenza.
Vorrei
suggerire che, a volte, può essere possibile lavorare su un desiderio in modo
creativo, allargandolo e giocando con ipotesi assurde, per cercare di andare
oltre il desiderio stesso e riuscire a vivere con i sogni, che
ci possono, forse, offrire una spinta più forte della fredda logica dell’obiettivo.
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