Vorrei presentare qui due delle teorie
secondo me più interessanti della ricerca contemporanea. È una sintesi con lo
scopo di offrire solo degli input che necessitano approfondimento ulteriore.
Ipotesi di Rogers
sull'apprendimento
Non possiamo insegnare
direttamente nulla a un'altra persona, possiamo solo facilitare il suo
apprendimento. Ogni individuo apprende efficacemente solo le cose che egli
percepisce come collegate alla conservazione o al rafforzamento della struttura
del sé. In altre parole, mentre il bambino impara involontariamente ogni cosa a
cui è esposto, l'adulto impara soprattutto ciò che ritiene utile. Un'esperienza che, se
assimilata, potrebbe comportare un cambiamento nell'organizzazione della
personalità, tende a provocare resistenza, attraverso la distorsione o la
negazione dei suoi tratti simbolici.
La struttura organizzativa della personalità sembra
divenire più rigida se minacciata, invece pare rinunciare alle sue difese
quando è completamente libera da ogni minaccia. L'esperienza percepita come
incoerente con la struttura del sé può essere assimilata solo se la persona si
trova in uno stato di quiete, aperto e adatto ad assimilarla. La situazione
educativa che più efficacemente promuove un apprendimento significativo è
quella in cui la minaccia alla personalità di colui che apprende è ridotta al
minimo.
La teoria dell’apprendimento di Kolb
Questa teoria prevede un
processo circolare che passa dall’esperienza concreta, che riguarda il “sentire
la sensazione”, attraverso l’osservazione, l’astrazione dei concetti per
terminare, infine, al “fare” vero e proprio. Sebbene non consideri l’aspetto circa
la creatività presente in un percorso formativo, questa teoria offre un’importante
guida per definire un progetto d’apprendimento che tenga conto di momenti
teorici, esperienze dirette, osservazioni per concludersi con concetti teorici.
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