venerdì 22 maggio 2015

Due teorie sull’apprendimento

Vorrei presentare qui due delle teorie secondo me più interessanti della ricerca contemporanea. È una sintesi con lo scopo di offrire solo degli input che necessitano approfondimento ulteriore.  


Ipotesi di Rogers sull'apprendimento
Non possiamo insegnare direttamente nulla a un'altra persona, possiamo solo facilitare il suo apprendimento. Ogni individuo apprende efficacemente solo le cose che egli percepisce come collegate alla conservazione o al rafforzamento della struttura del sé. In altre parole, mentre il bambino impara involontariamente ogni cosa a cui è esposto, l'adulto impara soprattutto ciò che ritiene utile. Un'esperienza che, se assimilata, potrebbe comportare un cambiamento nell'organizzazione della personalità, tende a provocare resistenza, attraverso la distorsione o la negazione dei suoi tratti simbolici. La struttura organizzativa della personalità sembra divenire più rigida se minacciata, invece pare rinunciare alle sue difese quando è completamente libera da ogni minaccia. L'esperienza percepita come incoerente con la struttura del sé può essere assimilata solo se la persona si trova in uno stato di quiete, aperto e adatto ad assimilarla. La situazione educativa che più efficacemente promuove un apprendimento significativo è quella in cui la minaccia alla personalità di colui che apprende è ridotta al minimo.


La teoria dell’apprendimento di Kolb
Questa teoria prevede un processo circolare che passa dall’esperienza concreta, che riguarda il “sentire la sensazione”, attraverso l’osservazione, l’astrazione dei concetti per terminare, infine, al “fare” vero e proprio. Sebbene non consideri l’aspetto circa la creatività presente in un percorso formativo, questa teoria offre un’importante guida per definire un progetto d’apprendimento che tenga conto di momenti teorici, esperienze dirette, osservazioni per concludersi con concetti teorici.

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...