Ecco un
libro che, sebbene non rientri nelle letture classiche del formatore, ho
apprezzato molto. L’uomo artigiano di Richard Sennett, sociologo e scrittore
statunitense. Il testo è molto scorrevole, con un taglio discorsivo non banale.
Sennett cerca di ricucire l’illusione della cultura occidentale della
separazione tra lavoro manuale e lavoro intellettuale e, attraverso un percorso
storico, ricostruisce la frattura tra tecnica ed espressione, arte e
artigianato. E’ una “ricerca intorno al significato più profondo di lavoro
fatto a regola d’arte” (dalla quarta di copertina). L’interesse che ho
riscontrato è anche nel tentativo di considerare il lavoro del formatore un
lavoro da svolgere con perizia artigianale.
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