venerdì 24 marzo 2017

Riflessioni sul coach: ultima parte

La relazione tra coach e coachee è essenziale per un percorso efficace. Riprendendo l’analogia con lo sport, infatti, il clima tra un allenatore e lo sportivo dovrebbe essere di fiducia e di rispetto reciproco. Il coachee dovrebbe sentirsi in una situazione di estremo agio parlando di sé e di tutto ciò che desidera. Se il coach si accorge che il suo cliente sta cercando la sua approvazione o è in difficoltà perché pensa di essere giudicato deve immediatamente mettere in atto comportamenti diversi per superare questi ostacoli relazionali. Il cliente deve sentire di poter confidare anche elementi intimi e di avere la libertà di, eventualmente, esprimere disaccordo sempre all’interno della relazione.

È dentro e attraverso la relazione, insomma, che si potranno costruire risultati di successo. La responsabilità, inoltre, è del coach che ogni volta dovrà porsi domande sul livello della relazione e guardare il coachee cercando di cambiare spesso punto di vista.


I vantaggi del coach sono molteplici. L’attore principale è il coachee, che mette in atto risorse e atteggiamenti personali, facendo così leva sulle sue motivazioni personali. E’ un metodo che porta verso la riflessione, il cambiamento e la capacità di apprendere da sé, infatti è un percorso fortemente connesso al contesto reale del coachee.

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