Vediamo il rapporto tra coach e coachee.
I parallelismi con lo sport sono
costanti. Il primo riguarda la scelta dell’allenatore. La persona deve stimare
e rispettare il proprio allenatore anche in ambito formativo, ma non solo,
infatti, occorre che il primo incontro apra a una relazione di fiducia e di
comprensione reciproca. Se il coachee
ha deciso personalmente di iniziare questo percorso, l’impostazione tra coach e coachee avviene in modo abbastanza spontaneo.
Nel caso in cui, invece, sia l’azienda
ad offrire questa formazione allora il contratto deve essere chiaro e deciso a
inizio percorso. Occorre, inoltre, mantenere il segreto professionale su ciò
che emerge negli incontri. È possibile, dal mio punto di vista, inviare un
report di ogni incontro solo con l’approvazione del coachee e che riguardi esclusivamente il percorso che si sta
svolgendo senza entrare nei dettagli personali che il coachee offre alla fiducia del coach.
Il coaching,
dunque, è un sostegno teorico e pratico che l’allenatore fornisce al suo
allenato. All’interno del coaching di
formazione vi è sia la consulenza individuale sia l’allenamento.
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