venerdì 10 febbraio 2017

Riflessioni sul coach: parte prima

Vediamo il rapporto tra coach e coachee.
I parallelismi con lo sport sono costanti. Il primo riguarda la scelta dell’allenatore. La persona deve stimare e rispettare il proprio allenatore anche in ambito formativo, ma non solo, infatti, occorre che il primo incontro apra a una relazione di fiducia e di comprensione reciproca. Se il coachee ha deciso personalmente di iniziare questo percorso, l’impostazione tra coach e coachee avviene in modo abbastanza spontaneo.


Nel caso in cui, invece, sia l’azienda ad offrire questa formazione allora il contratto deve essere chiaro e deciso a inizio percorso. Occorre, inoltre, mantenere il segreto professionale su ciò che emerge negli incontri. È possibile, dal mio punto di vista, inviare un report di ogni incontro solo con l’approvazione del coachee e che riguardi esclusivamente il percorso che si sta svolgendo senza entrare nei dettagli personali che il coachee offre alla fiducia del coach.

Il coaching, dunque, è un sostegno teorico e pratico che l’allenatore fornisce al suo allenato. All’interno del coaching di formazione vi è sia la consulenza individuale sia l’allenamento.

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