Dieci
anni fa Dan Peterson fu invitato a un progetto formativo per manager da me creato
e gestito. L’idea era quella di trovare analogie con l’ambiente sportivo e il
ruolo manageriale, infatti, dal mio punto di vista, un manager era, ed è, anche
un allenatore. Riporto in sintesi ciò che raccontò in quanto sono convinta che
sia una lezione valida e interessante ancor oggi.
1. È importante
avere fiducia nei collaboratori, avere pazienza, rispettare i loro tempi di
maturazione. Porsi la domanda “di cosa hanno bisogno?”
2. Dimenticare
i successi passati per rivincere, cioè essere proiettati sempre verso il futuro
3. Centralità
del feedback: dare costantemente feedback ai collaboratori
4. Cercare
i feedback dall’osservazione e dall’ascolto
5. Assumersi
le proprie responsabilità e insegnare agli altri ad assumersi le proprie
6. Porsi
un obiettivo sfidante e perseguirlo
7. Usare
disciplina e applicare un metodo
8. Creare
rapporti di equilibrio tra le persone: né troppo intimi, né troppo distanti
9. Essere
capaci di valorizzare le persone
10.
Costruire obiettivi individuali e saper far concordare gli obiettivi
11. Dare
regole chiare
12. Migliorare
ogni giorno la capacità di comunicare e motivare ogni decisione, soprattutto
quelle negative
Nota: ho
cambiato la parola giocatore in collaboratore
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