Come ho forse già detto, da qualche tempo ho iniziato a svolgere
un lavoro individuale di counseling. Il lavoro individuale che ho sempre svolto
era di coaching. La differenza maggiore tra i due approcci è che il coaching è
legato ad un obiettivo circoscritto al contesto del lavoro. Qual è la
differenza tra il counseling e la psicoterapia? Mi perdoneranno gli esperti se
semplifico. Gli strumenti possono essere simili, come la teoria di riferimento,
ma ciò che cambia è la “circoscrizione” del problema del cliente. Come couselor
accetto persone che hanno un problema emerso in una vita apparentemente
tranquilla, per esempio devono affrontare una perdita, un abbandono o una decisione importante da
prendere. Certo ogni problema è collegato alla nostra identità, alla nostra
storia e a come noi la narriamo a noi stessi, ma spesso, per queste persone, è
importante trovare le risorse interne per superare una situazione specifica ed immediata.
Quando nella fase di ricerca iniziale trovo persone con
una situazione di disagio generalizzato, di blocco diffuso, lì mi fermo e
preferisco indicare la strada di una psicoterapia più completa. Mi fermo
perché non mi sento “tagliata” per un percorso lungo come la psicoterapia: riconosco le mie capacità e i miei limiti che sono sia professionali sia
caratteriali.
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