All'inizio della mia carriera, durante
una prova d’aula presso una società di formazione, sebbene avessi ricevuto
feedback positivi da parte dei miei colleghi, mi dissero che quel lavoro non
era adatto a me. In quell'occasione le persone erano sedute lungo un
interminabile tavolo a forma di ferro di cavallo. Io preferisco la
relazione diretta con i partecipanti e così feci la mia performance camminando
avanti e indietro lungo il corridoio del tavolo, avvicinandomi di volta in
volta ad ogni partecipante. Di conseguenza quando transitavo in avanti lasciavo
le spalle ai primi partecipanti e viceversa tornando indietro. Nella vecchia
scuola di formazione questo non poteva essere accettato.
A volte i contesti tradizionali faticano ad accettare
cambiamenti ed innovazioni. Io ho continuato il lavoro di formazione che mi ha
donato tanti riconoscimenti e soddisfazioni e credo di poter dire che il mio
stile, lontano dalle pratiche tradizionali, è ciò che ora è più apprezzato delle mie caratteristiche professionali.
Grande Patty!!!Ieri ho portato dalla pediatra uno dei miei piccoli, una dottoressa fuori dal comune (sa come prendersi cura dei veri pazienti: i genitori).
RispondiEliminaNella sala d'attesa dello studio ho notato dei libri di pnl e così da una semplice domanda si è aperto un mondo. Mi ha raccontato dei suoi studi di pnl e del tentativo fatto all'iniZio della sua carriera di applicarla ai pazienti. Era partita con grande entusiasmo e poi ha mollato: "provi a spiegare a 2 genitori che le ripetute tonsilliti del figlio potrebbero essere collegate a qualcosa che lui non riesce ad esprimere!"; Così ho pensato noooo che peccato, ma ora leggendo te capisco che in fondo lei non ha mollato ha solo rielaborato, ecco perché è come te una professionista tanto apprezzata! Forse lei avrebbe bisogno di sentirselo dire!!!
Ciao Acchiappa Sogni. L’uso della pnl non è semplice, soprattutto in contesti come quello della medicina. I pazienti si aspettano una diagnosi ed una cura congruenti con il contesto. La pediatra ha a che fare con i genitori, che di fronte ad interpretazioni che riguardano la loro relazione con i figli possono sentirsi colpevolizzati e così non accettare questo punto di vista. Non è facile per un genitore farsi domande sulla relazione con i propri figli. Comunque se questa dottoressa è brava, anche se non usa in modo consapevole la pnl, ne usa la parte relazionale più importante. Forse sarebbe carino se magari tu glielo dicessi.
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