Mi è accaduto recentemente di coordinare un gruppo con l’obbiettivo
di costruire insieme un meeting per la società presso cui lavoravano i
partecipanti. E’ stata un’esperienza traumatica e dunque ricca di riflessioni.
Le persone del team, giovani e preparate, ad ogni nostro incontro prendevano
appunti, ascoltavano, ma erano passivi e non si attivavano verso un pensiero
propositivo, anzi spesso intervenivano adducendo ostacoli alla realizzazione
delle idee espresse. Al terzo incontro ho chiesto loro il motivo di questo
pensiero pessimista e uno di loro mi ha spiegato che il loro approccio al
lavoro era da semplici esecutori e che non erano abituati ad utilizzare, e quindi
alimentare, un atteggiamento propositivo. Quando alla quarta riunione li ho
visti guidati dal loro manager ho verificato che il suo stile direttivo era perfetto:
gli spiegava cosa fare e come farlo.
Così ho capito che il mio stile è coinvolgente, attento
alle persone, ma necessita che le persone esprimano un desiderio di proporre,
ho bisogno che le persone siano attive. Forse non li ho saputi motivare, forse
semplicemente ogni gruppo ha bisogno di uno stile coerente con il proprio carattere.
Per quel gruppo e quella situazione il mio stile era incoerente e quindi non
efficace.
Avete sperimentato situazioni simili?
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