Erano i primi anni che lavoravo per una società di formazione. Facendo il punto con il mio “datore di lavoro” sulle date dei corsi in programma lui mi confermava un corso per Dreher in un hotel a Milano, con il tema “Lavorare in gruppo”. Il corso durava 4 giorni e poiché l’azienda era molto esigente, aveva voluto tutto il materiale da distribuire ai partecipanti con anticipo, comprese le fotocopie degli esercizi che erano previsti nel programma. Il tutto in eleganti cartellette ad anelli che venivano distribuite ai partecipanti. All’inizio di ogni corso, i cui partecipanti arrivavano da tutta Italia, il responsabile dell’ufficio formazione presentava me e il corso e dava il benvenuto a tutti distribuendo la cartelletta personale con tutta la documentazione del corso.
La mattina dell’inizio del corso arrivai in hotel con molto anticipo, salutai le persone arrivate la sera prima e controllai pennarelli e segnaposti. Stavo controllando quando arrivò il responsabile dell’ufficio formazione. Mentre mi salutava mi chiese se avevo già guardato il materiale per il corso e se fosse tutto ok. Dietro di me troneggiavano 18 cartellette piene del materiale del corso. Mi avvicino apro la prima cartelletta e leggo il titolo del corso: “Il processo della decisione”. La mia prima reazione da inguaribile ottimista fu pensare che avessero solo sbagliato il titolo. Così inizio a sfogliare il materiale: era quello del processo della decisione!! Poiché il mio datore di lavoro era una persona molto precisa penso abbiano sbagliato il materiale: infatti, la settimana dopo ci sarebbe stato proprio quel tipo di corso. Con il fiato corto e un filo di voce dico al responsabile: “Dunque oggi c’è il processo della decisione…”e lui mi risponde: “Certo!”
Mentre ci sediamo la mente va veloce, devo solo preparare il primo giorno, (la sera a casa preparerò i giorni successivi), ma mi occorre almeno mezz’ora per riuscirci. Così con leggerezza dico: “Perché non facciamo insieme il giro di presentazione dei partecipanti?” Ottima idea. Così mentre tutti si presentano, io scrivo e scrivo, ma non le loro presentazioni, bensì il programma della giornata. Invento due nuovi esercizi. Tutto bene. Un successo!!
E a voi è mai successa una situazione simile?
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