In aula può accadere che sia presente una persona molto
critica, che io chiamo: il provocatore. In generale il provocatore è una persona
che usa una modalità comunicativa finalizzata a colpire l’interlocutore, spesso
per vederne le reazioni. A volte può usare l’attacco per affermarsi, a volte
non agisce volontariamente, ma è solo il suo modello comportamentale. Cosa fa
il provocatore? Aggredisce cercando di mettere in difficoltà. Il provocatore
utilizza le critiche, cerca di ferire, scherza in modo pesante, usa il sarcasmo.
Generalmente questo comportamento in aula è agito per avere
la possibilità di prendere un vantaggio nella relazione e sul gruppo, mettendo
in difficoltà il formatore. A volte il provocatore agisce esclusivamente per
attirare l’attenzione su se stesso. Il suo scopo può essere quello di tirar
fuori la parte più aggressiva del formatore, e se il formatore cade nel
tranello, il sottotitolo diventa: “Ecco cosa si nasconde dietro la maschera”.
Per non cadere nella dinamica occorre prendere le
distanze dalle proprie emozioni, guardare il provocatore come una persona che
esprime un bisogno e trasformare le sue critiche in opportunità per tutto il
gruppo.
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